Nella mia esperienza clinica e personale, molte persone mi riferiscono di dormire male, non riuscire ad addormentarsi, svegliarsi nella notte oppure dormire poco.
Tutte queste “condizioni” portano con sé una sensazione di malessere associata all’idea di non riposare bene.
La durata “normale” del sonno varia considerevolmente da persona a persona, pertanto alcune persone necessitano di dormire poco (dormitori brevi), mentre altre richiedono una quantità di sonno maggiore della media (dormitori lunghi).
In entrambi i casi sopra citati, tuttavia, non è presente una patologia, poiché durante le ore diurne il soggetto presenta un normale livello di vigilanza.
I disturbi del sonno sono, invece, caratterizzati da un riposo carente per qualità e quantità che provoca disagio e compromette il normale funzionamento sociale e lavorativo del soggetto.
I disturbi del sonno, come le dissonnie interferiscono con il sonno e ne provocano l’alterazione della quantità, qualità o ritmo); le persone che ne soffrono lamentano difficoltà ad addormentarsi, rimanere addormentati, veglia notturna, o combinazioni di questi sintomi.
Fattori scatenanti comuni, a volte di disturbi transitori, possono essere lo stress, l’assunzione di sostanze psicotrope, l’abitudine del riposo diurno ed altri.
L’insonnia, la forma più conosciuta tra le dissonnie, indica la difficoltà ad addormentarsi, comporta la sensazione comune a molte persone di non essere capaci di dormire, o l’impossibilità di rimanere addormentati per tempi sufficientemente lunghi per potersi riposare.
Spesso ha delle cause di natura psicologica (es. l’ansia), oppure, fisiologica, ambientale, oppure legata ad eventi drammatici di qualche genere.
Altri disturbi del sonno, come le parasonnie, sono quell’insieme di fenomeni non desiderati legati prevalentemente ai disturbi psicologici del sonno e quindi strettamente legati ai sogni; si manifestano prevalentemente nell’infanzia e nell’adolescenza, anche se possono colpire persone di qualsiasi età. L’avanzare dell’età spesso è associato ad una difficoltà a dormire bene.
Le più comuni forme di parasonnie sono: i sogni ricorrenti agitati o incubi veri e propri, il terrore nel sonno (Pavor Nocturnus), il sonnambulismo, la sindrome da gambe senza riposo, il bruxismo (digrignare i denti) e l’enuresi notturna (in questo caso possono esserci anche cause organiche).
Pur manifestandosi in modo differente, la percezione di non sentirsi riposati e/o appagati del nostro dormire ci rivela velocemente una difficoltà legata al sonno.
Inoltre i vari disturbi del sonno presentano alcuni sintomi psicologici comuni come:
Dal momento che il sonno occupa circa un terzo della nostra vita ed è fondamentale per il benessere del nostro organismo, potrebbe essere utile capirne le cause.
Inoltre, indipendentemente dalla causa, la riduzione di sonno (o comunque la percezione di non sentirsi riposati) interferisce con alcune funzioni fondamentali del nostro corpo, determinando spesso conseguenze evidenti anche sul piano comportamentale e sulla qualità della propria vita.
Questo potrebbe essere sufficiente per cercare un confronto con uno specialista per migliorare il proprio benessere e la propria qualità di vita.
Vogliamo parlarne insieme?
Sono la Dottoressa Anita Martellacci e ricevo presso lo studio medico specialistico a Castiglioncello.